Veronica e Silvio
La rassegna stampa
Berlusconi: «Cara Veronica, mi scuso»Corriere della Sera 
Berlusconi-Veronica scontro e scuse pubbliche Repubblica
"Veronica, eccoti le  mie scuse" La Stampa
La madre: «Brava». Cacciari: perché ai giornali? Corriere della Sera 

Spunta il mistero di un'altra donna La Stampa
L'ultima offesa: sparito per 20 giorni di Maria Latella per il Corriere della Sera

Veronica
Veronica entra nella vita di Silvio Berlusconi nel 1980. Lei é attrice, lavora al fianco di Enrico Maria Salerno, al Teatro Manzoni (di proprietà dell'editore di Canale 5) e dopo uno spettacolo nasce la scintilla.
E' un amore tenuto a lungo nascosto. Berlusconi é separato, ha due figli (Marina e PierSilvio), é un imprenditore edile affermato (Milano 2 e 3) che si sta lanciando anche nel mondo dei media.
L'anno dopo il fatidico incontro vanno a vivere insieme.
Lei prosegue la sua attività di attrice (nel cinema la ricordiamo in Tenebre di Argento e Sotto sotto strapazzato d'anomala passione  con Montesano per la regia della Wertmuller)
Nell' 84 nasce in Svizzera la primogenita Barbara, seguono Eleonora e poi Luigi. Nel 90 finalmente il matrimonio, testimoni di nozze Anna e Bettino Craxi. Veronica ha già da tempo lasciate le scene e dedica la sua vita ai figlie e ad alcune piccole attività imprenditoriali (acque minerali, web agency; figura tra gli azionisti del quotidiano di Giuliano Ferrara "Il foglio")
Interviene come figura istituzionale durante i due governi del marito solo in rare occasioni.
Un libro firmato da Maria Latella racconta molto di lei: Tendenza Veronica.
La storia 
Da quello che si é capito oggi (1 febbraio) il malumore di Veronica nasce non certo in occasione dei Telegatti e delle galanterie di Silvio per alcune ospiti al gala...ma bensì da 20 giorni di silenzio tra la Villa di Macherio, dove vive Veronica, e Roma, dove sta solitamente Silvio.
Un silenzio confermato a "Porta a porta" da Maria Latella  (giornalista, autrice del libro biografico e amica di Veronica) che parte quindi molto prima del "fattaccio" dei Telegatti.
Il malumore é cresciuto durante l'estate mentre Veronica stava a Milano mentre il Cavaliere era molto attivo tra serate tra amici, matrimoni, e feste. Infatti la signora Berlusconi quest'anno non é andata in Sardegna e non ha nemmeno accompagnato il marito nella trasferta americana in occasione dell'intervento al cuore (al suo fianco c'era la loro secondo genita  Eleonora). 
il nostro commento
Come vuole la migliore tradizione italiana ci si é lanciati immediatamente nello schieramento da una parte o dall'altra. Questo non ci interessa un granché, ma vogliamo prendere posizione rispetto a chi si é messo a pontificare sul fatto di sui panni che vanno lavati tra le quattro mura, e la mancanza di buon gusto nel piazzare sui giornali personali giudizi contro il proprio partner.
La Signora Berlusconi non ha mai fatto grand uso dei riflettori, anzi, é sempre stata nell'ombra.. e con un uomo come l'ex premier che ha  vissuto tutta la sua vita davanti alle telecamere anche negli aspetti più personali, tirando in ballo ovviamente anche la sua dolce metà ...diventa quindi necessario usare strumenti diversi per attirare l'attenzione e farsi valere e sentire.
Insomma si tratta di un caso speciale e come tale va visto e valutato.
La lettera di Veronica Lario a Repubblica
Egregio Direttore, 
con difficoltà vinco la riservatezza che ha contraddistinto il mio modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico, imprenditore prima e politico illustre poi, qual è mio marito. Ho ritenuto che il mio ruolo dovesse essere circoscritto prevalentemente alla dimensione privata, con lo scopo di portare serenità ed equilibrio nella mia famiglia. Ho affrontato gli inevitabili contrasti e i momenti più dolorosi che un lungo rapporto coniugale comporta con rispetto e discrezione. Ora scrivo per esprimere la mia reazione alle affermazioni svolte da mio marito nel corso della cena di gala che ha seguito la consegna dei Telegatti, dove, rivolgendosi ad alcune delle signore presenti, si è lasciato andare a considerazioni per me inaccettabili: " ... se non fossi già sposato la sposerei subito" "con te andrei ovunque". 

Sono affermazioni che interpreto come lesive della mia dignità, affermazioni che per l´età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni. A mio marito ed all´uomo pubblico chiedo quindi pubbliche scuse, non avendone ricevute privatamente, e con l´occasione chiedo anche se, come il personaggio di Catherine Dunne, debba considerarmi "La metà di niente". Nel corso del rapporto con mio marito ho scelto di non lasciare spazio al conflitto coniugale, anche quando i suoi comportamenti ne hanno creato i presupposti. Questo per vari motivi: per la serietà e la convinzione con la quale mi sono accostata a un progetto familiare stabile, per la consapevolezza che, in parallelo alla modifica di alcuni equilibri di coppia che il tempo produce, è cresciuta la dimensione pubblica di mio marito, circostanza che ritengo debba incidere sulle scelte individuali, anche con il ridimensionamento, ove necessario, dei desideri personali. 
Ho sempre considerato le conseguenze che le mie eventuali prese di posizione avrebbero potuto generare a carico di mio marito nella sua dimensione extra familiare e le ricadute che avrebbero potuto esserci sui miei figli. 

Questa linea di condotta incontra un unico limite, la mia dignità di donna che deve costituire anche un esempio per i propri figli, diverso in ragione della loro età e del loro sesso. Oggi nei confronti delle mie figlie femmine, ormai adulte, l´esempio di donna capace di tutelare la propria dignità nei rapporti con gli uomini assume un´importanza particolarmente pregnante, almeno tanto quanto l´esempio di madre capace di amore materno che mi dicono rappresento per loro; la difesa della mia dignità di donna ritengo possa aiutare mio figlio maschio a non dimenticare mai di porre tra i suoi valori fondamentali il rispetto per le donne, così che egli possa instaurare con loro rapporti sempre sani ed equilibrati. 

RingraziandoLa per avermi consentito attraverso questo spazio di esprimere il mio pensiero, La saluto cordialmente. 


 
La risposta di Silvio Berlusconi alla moglie
Cara Veronica eccoti le mie scuse. 
Ero recalcitrante in privato, perché sono giocoso ma anche orgoglioso. Sfidato in pubblico, la tentazione di cederti è forte. E non le resisto. Siamo insieme da una vita. Tre figli adorabili che hai preparato per l'esistenza con la cura e il rigore amoroso di quella splendida persona che sei, e che sei sempre stata per me dal giorno in cui ci siamo conosciuti e innamorati. Abbiamo fatto insieme più cose belle di quante entrambi siamo disposti a riconoscerne in un periodo di turbolenza e di affanno. Ma finirà, e finirà nella dolcezza come tutte le storie vere.

Le mie giornate sono pazzesche, lo sai. Il lavoro, la politica, i problemi, gli spostamenti e gli esami pubblici che non finiscono mai, una vita sotto costante pressione. La responsabilità continua verso gli altri e verso di sè, anche verso una moglie che si ama nella comprensione e nell'incomprensione, verso tutti i figli, tutto questo apre lo spazio alla piccola irresponsabilità di un carattere giocoso e autoironico e spesso irriverente. Ma la tua dignità non c'entra, la custodisco come un bene prezioso nel mio cuore anche quando dalla mia bocca esce la battuta spensierata, il riferimento galante, la bagattella di un momento. 

Ma proposte di matrimonio, no, credimi, non ne ho fatte mai a nessuno. Scusami dunque, te ne prego, e prendi questa testimonianza pubblica di un orgoglio privato che cede alla tua collera come un atto d'amore. Uno tra tanti. 

Un grosso bacio Silvio 

Una parola.... 

Non mettiamo il dito tra moglie e marito, ma segnaliamo per correttezza una cosa.
Nel corso degli anni Veronica Berlusconi ha sempre gestito con intelligenza, saggezza e soprattutto con discrezione il rapporto non sempre facile con Berlusconi... deve aver deciso che la misura era colma (forse non legata alle sole galanterie alle ospiti della notte dei Telegatti) e dare un segnale forte e pubblico al signore di Arcore.  Veronica ha  dosato con grande attenzione le sue uscite, tutte le volte ha colpito perché mai scontata e fuori luogo. Aldilà dei tanti commenti - alcuni anche non necessari - ci piace cogliere la sua capacità di comunicatrice che vuole essere personale ma anche d'esempio per tante situazioni famigliari dove si tace e non si affrontano i problemi.  Insomma Tendenza Veronica... 

per approfondire :i libri
Tendenza Veronica di Maria Latella Euro 14 su Bol
La metà di niente di Catherine Dunne Euro 8 su Bol
a cura della redazione centrale del Porto 2007