Addio Maestro

www.lucianopavarotti.com il 6 settembre 2007

Il 6 settembre 2007 Big Luciano se ne è andato.
Aveva 71 anni. Dopo aver combattutto contro un cancro al pancreas, il tenore più amato del mondo é morto alle cinque del mattina, nella sua casa di Modena.
La notizia é stata battuta per prima da una agenzia cinese; e la Cina è molto legata a  Pavarotti perché aveva fatto diversi concerti ed era una vera e propria stella, così come a New York dove avvenne la sua "incoronazione" a star internazionale.
Una commozione fortissima che ha toccato tutti;  tanti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia e al sindaco di Modena, dal presidente Napolitano, fino a George Bush.
L'opera di Vienna ha esposto un drappo nero in segno di lutto; a Buckingham Palace durante il cambio della guardia, la banda ha intonato una delle arie più riuscite ed amate il "Nessun dorma".
E proprio il "Nessun dorma" è stata la sua ultima interpretazione, vista in tutto il mondo, fatta sul palco dello stadio Olimpico di Torino per il gala d'apertura delle Olimpiadi Invernali del 2006.
Oltre ad essere una vera e propria colonna della lirica ha saputo esserne un vero e proprio ambasciatore; a lui dobbiamo concerti con centinaia di migliaia di spettatori, incantanti ad ascoltare i più bei brani scritti per il melodramma.

E' riuscito ad unire pop e lirica nei suoi "Pavarotti and Friends" di Modena, raccogliendo fondi per benificienza, duettava con le più grandi stars della musica leggera italiana ed internazionale.
Parole di commozione e stima sono arrivate da Luciano Ligabue, Bono, Jovanotti, Zucchero, amici di tanti concerti.
Resteranno nella storia le serate dei "Tre tenori" con Domingo e Carreras, con i quali ha condiviso tante azioni di solidarietà.

L'ADDIO
Nella serata di giovedì Nicoletta, con a fianco la cognata Lella e le figlie di Luciano accompagnano il feretro nella cattedrale di Modena.
Fin da subito migliaia di modenesi si assiepano in Piazza Grande per rendere l'ultimo saluto al Maestro.
Il Sindaco Giorgio Pighi annuncia tre giorni di lutto per Modena e l'intitolazione del Teatro Comunale a Pavarotti.
Nella giornata di venerdì c'é stata la visita alla camera ardente del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. All'uscita ha rilasciato un breve quanto sentita dichiarazione: "Ho voluto rappresentare personalmente la commozione e la riconoscenza degli italiani di ogni regione e di ogni ceto per chi ha portato dovunque la voce e l'immagine piu' schietta del nostro Paese. Luciano Pavarotti ha fatto onore all'Italia, l'Italia rende onore a Luciano Pavarotti".

La cerimona di saluto al grande tenore é iniziata alle tre del pomeriggio. Nel duomo di Modena erano presenti i famigliari dell'artista: le figlie, la ex moglie Adua, la seconda moglie Nicoletta e la sorella Lella. Tra le autorità il presidente del Consiglio Romano Prodi accompagnato dalla moglie, che ha tenuto l'orazione alla  fine delle esequie, il ministro della cultura Francesco Rutelli con la moglie Barbara Palombelli, gli ambasciatori Stati Uniti e Principato di Monaco, l'ex segretario dell'Onu Kofi Annan, direttore generale della Fao Jacques Diouf,  il commissario della Cultura Jan Figel in rappresentanza dell'Unione Europea.
Per il mondo della cultura e dello spettacolo erano in duomo: Franco Zeffirelli, Carla Fracci, Milly Carlucci (compagna di tanti Pavarotti and Friends) , Gianni Minà, Jovanotti, Zucchero, Bono degli U2, Caterina Caselli, Gianni Morandi.
La messa é cominciata con l'introduzione della cantante ed amica Raina Kabaiwanska interprete dell' "Ave maria" tratta dall'Otello di Verdi, durante la comunione è stata la volta di Andrea Bocelli con l'«Ave verum corpus» di Mozart. Altri momenti sono stati contrappuntati dalle voci della Corale Rossini di Modena, corale di cui aveva fatto parte il papà di Luciano e dove aveva mosso i primi passi anche il Maestro.
Tanti i momenti più commoventi: la preghiera scritta da Nicoletta e letta dal celebrante Arcivescovo Cocchi, e il video di un duetto tra Luciano e suo padre.
Conclusa la cerimonia, mentre il feretro coperto di girasoli lasciava la chiesa, le frecce azzurre sono passate sui cieli di Modena.
Trasmessa in diretta da Raiuno con il commento di David Sassoli e Mirella Freni - amica d'infanzia e collega di Luciano - è stata proposta in due maxischermi su Piazza Grande, antistante al duomo dove si era raccolta una folla silenziosa e commossa.
L'addio al Maestro é stato trasmesso in diretta anche fuori dai confini nazionali, grazie agli speciali realizzati da Cnn e da Bbc World.
 

LA SUA STORIA
Luciano Pavarotti era nato a Modena il 12 ottobre del 1935. Diplomatosi in educazione fisica, diventa maestro elementare, nel contempo segue lezioni di canto e partecipa a diversi concorsi. Il padre fornaio, e cantante lirico per diletto, sostiene le scelte del giovane Luciano.
Il 1961 sarà l'anno della consacrazione con il debutto da protagonista al Valli di Reggio Emilia in ne La Bohème di Puccini nel ruolo di Rodolfo, interpretazione a lui molto cara. Nello stesso anno, dopo un lungo fidanzamento, convola a giuste nozze con Adua Veroni con la quale avrà tre figlie: Lorenza, Cristina e Giuliana.
Arriverà alla Scala di Milano nel 1965 per volontà del maestro Herbert von Karajan al fianco della modenese Mirella Freni (con la quale appena nato aveva condiviso la balia da latte).
Negli anni '70 diventa popolare anche all'estero, in Inghilterra, e poi in America.
Al Metropolitan di New York nell'opera di Donizetti "La Fille du régiment" si esibisce in ben nove Do di petto con naturalezza: é standing ovation e viene chiamato sul palco a sipario chiuso per 17 volte.
Negli anni '90 alterna l'attività concertistica e operistica con spettacoli di beneficienza dove interpreta sia il repertorio classico che quello moderno. Tra sui primati il concerto di musica classica con il maggior numero di spettatori tenutosi nel londinese Hyde Park di fronte ad una platea di 150 mila spettatori.
Entrano nella storia con il concerto nella città proibita a Pechino, quello con i due amici e colleghi Domingo e Carreras alle Terme di Caracalla in occasione dei mondiali di calcio del 90.
Nella vita privata, nel 1996, uno scoop giornalistico porta alla ribalta la sua storia d'amore con la sua segretaria personale Nicoletta Mantovani.
Nel 2003 Nicoletta mette alla luce Alice, quarta figlia del tenore, mentre morirà poche ore dopo il parto, il gemellino Riccardo.
Nel dicembre del 2004 Nicoletta e Luciano si sposano a Modena con una cerimonia sfarzosa e numerosi invitati nel mondo del jet-set.

Enrico Genna

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