Il Giorno dell'Addio
Venerdì 8 aprile 2005
L'ultimo saluto
C'erano 90 televisioni collegate, tanti maxi schermi
nelle piazze romane, in tante capitali del mondo: rimandavano l'immagini
di quella semplice bara di cipresso benedetta dalle preghiere di tutta
la chiesa.
Il vento ha sfogliato le pagine del Vangelo appoggiato
sopra il feretro, fino poi a chiuderlo prima della fine della cerimonia.
Una mattina speciale, unica come é stato tutto il pontificato di
Karol Wojtyla
Il cardinale Ratzinger officiando la Santa Messa
é stato tante volte fermato dalle richiesta della gente: Santo subito.
Un evento vissuto con serenità
Tutte le forze dell'ordine e la protezione civile
hanno lavorato con grande passione e intelligenza nel gestire un
un pellegrinaggio creatosi nell'arco di 48 ore ha dato risultati davvero
unici tanto da ricevere i complimenti non solo del Vaticano ma di tanti
paesi interessanti a capire come sono riusciti in una operazione simile.
Un grande onda d'amore
Questa settimana resterà nella storia. Da
giovedi sera, quando il Papa è peggiorato il mondo é corso
a Roma, per pregare con lui, per sperare, e per poi accompagnarlo nell'ultimo
viaggio.
Per due sere le televisioni di mezzo mondo hanno
trasmesso in diretta da Piazza San Pietro alternavano le immagini del Santo
Rosario, con le ultime agenzie mai era accaduto di vedere su Al Jazeera
una preghiera collettiva cattolica.
Sette giorni di televisione per raccontare non
solo la storia del pontefice, dei riti, ma la scoperta di tante migliaia
di persone che hanno testimoniato a cento telecamere qualcosa di nuovo:
la preghiera, pensieri intimi legati alla propria religiosità, facendo
scoprire una spiritualità mai toccata, mai sentita.
Questo Papa ha fatto tanti piccoli miracoli: tre
presidenti degli Stati Uniti che pregavano davanti alla sua salma (quando
fino ad ora non avevano nemmeno mai partecipato alle esequie), i saluti
tra premier di paesi praticamente in guerra come tra il presidente israeliano
e i rappresentanti di Siria e Iran, una riunione di tre milioni di pellegrini
vissuta con senza incidenti.
Sabato 2 Aprile 2005: alle 21,37 il Santo Padre
é spirato
Piazza San Pietro era gremita all'inverosimile,
le telecamere del Ctv Vaticano riprendevano il Rosario recitato da cardinali
e da un gruppo di giovani sacerdoti e credenti. Le televisioni di mezzo
globo ritrasmettevano quelle immagini incrociando con interviste in diretta
dei fedeli e la lettura di notizie.
Dieci minuti prima delle 22 é terminato
il Rosario e pochi istanti più tardi é arrivata la notizia
che nessuna voleva sentirsi dire. Il Papa era morto pochi minuti prima,
la sua ultima parola: Amen.
Silenzio e lacrime.
I cardinali che si erano da poco congedati hanno
ripreso le preghiere con i fedeli. In molte città le chiese sono
state aperte e la gente é andata a pregare per quel Papa tanto speciale.
Mtv mandava in sottopancia i messaggi dei Papaboys,
di tutti quei ragazzi tanto cari al Santo Padre, protagonisti di questo
pontificato e delle splendide giornate della Gioventù, e l'Osservatore
Romano nella controcopertina ha messo una bella foto di Wojtyla con il
messaggio che tutti avevamo bisogno di sentire in quel momento: Non abbiate
paura.
Nel nostro dossier:
La
biografia del Santo Padre |Gli
approfondimenti sul web |
Cosa accade dalla morte del Papa all'elezione
Gli
ultimi mesi del Papa |La
notizia su internet e nelle televisioni |Il
testamento spirituale
Gli speciali sui principali quotidiani e siti web
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