Uno dei treni devestati dalle esplosioni | La sala d'aspetto di una stazione trasformata in pronto soccorso | La posizione delle tre stazioni
prese di mira dai terroristi |
La famiglia reale si è recata in uno degli ospedali per dare il proprio appoggio alla gente ferita. | Una immagine dei treni colpiti tra le 7,30 e le 8 del mattino del 11 marzo. | Un momento dei soccorsi.Tutte le forze dell'ordine e i medici sono entrati subito in servizio. |
Le ultime notizie
Lettera
di Al Qaeda rivendica attentati Madrid e Nassiriya Repubblica
Spagna,
proteste spontanee contro il terrorismo e contro l'Eta Repubblica
L'ombra
di Al Qaeda sul massacro Corriere.it
Juan
Carlos: «Il vostro re soffre con voi» Il giorno della tragedia.
Corriere.it
Il diario della giornata
ore 07.39
Alla stazione "Atocha" di
Madrid su un treno fermo scoppiano le prime bombe
ore 07.41
Stazione di El Pozo: sul
treno proveniente da Guadalajara esplodono due ordigni contemporaneamente.
ore 07.42
Stazione di Sant Eugenia:
un convoglio fermo viene distrutto.
10 bombe su quattro treni,
oltre 190 morti e 1247 feriti sono il bilancio di venti minuti (tra le
7,40 e le 8) di esplosioni in tre delle pincipali stazioni della capitale.
Migliaia le persone in viaggio
per raggiungere la capitale: studenti, pendolari.... 20 minuti di inferno.
Alcune bombe sono state trovate
dalla polizia evitando così una strage ancora più grande.
Un attentato orchestrato
con cura alla vigilia delle elezioni amministrative di domenica.
Era dalla fine della seconda
guerra mondiale che l'Europa non viveva una tragedia di questa portata.
Immediata e totale solidarietà
dei cittadini madrileni che si sono subito messi a disposizione dei feriti:
aiutando alcuni di questi a raggiungere velocemente un pronto soccorso,
nella donazione del sangue.
Anche dalle comunità
che compongono la Spagna si sono subito prodigati nel donare sangue.
Sono stati creati ospedali
da campo nei pressi dell'aree colpite in modo di essere subito in grado
di dare un primo soccorso.
Nel pomeriggio molti famigliari
ed amici delle vittime hanno vissuto con il fiato sospeso cercando di ospedale
in ospedale i cari che si trovavano sui quei treni maledetti.
Il Ministero degli interni
ha prontamente messo on line una lista che viene tenuta aggiornata cercando
di rendere più agevole le ricerche.
Fin da subito il governo
spagnolo ha individuato in una delle cellule dell'ETA il possibile esecutore
anche se ancora non c'é stato una rivendicazione ufficiale.
Gli investigatori hanno reso
noto che il materiale esplosivo utilizzato é stato identificato
come quello da tempo in uso proprio ai gruppi estremisti baschi.
L'Unione Europea é
vicinissima alla Spagna e ha dimostrato fin da stamane la solidarietà
e il sostegno nel trovare i fautori di questo attentato.
Aznar è apparso in
televisione dichiarando che verrà dato massima collaborazione alle
famiglie delle vittime, che la costituzione e la democrazia restano saldi
e si troveranno i responsabili che la pagheranno cara.
Il Re e la Regina con Felipe
e la fidanzata Letizia hanno già visitato l'Ospedale Gregorio Marañon.
Molti dei feriti sono gravissimi.
Questo é l'11 settembre
d'Europa.
del dossier |
11 milioni di spagnoli in piazza |
la rivendicazione di Al Qaeda |
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