Torino e l'Italia hanno salutato per l'ultima volta Gianni Agnelli
La Pinacoteca é rimasta aperta fino alle 5 del mattino per permettere ai torinesi di rendere omaggio a Gianni Agnelli. Oltre 100 mila persone sono passate davanti al feretro dell'Avvocato.
Al funerale che si é tentuto nel Duomo di Torino hanno partecipato il presidente Ciampi accompagnato da Donna Franca, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, l'ex presidente Scalfato, Pera e Casini.
Nella chiesa affollatissima (conteneva 2.500) sedevano amici di sempre dell'Avvocato come Jas Gawronsky, rappresentanti della finanza italiana come Tronchetti Provera e numerosi rappresentanti del gruppo Fiat e Ferrari. Fuori nella piazza 10.000 persone hanno ascoltato la cerimonia.
 

Il fatto
Venerdì 24 gennaio 2003 nella sua Villa Frescot vicino a Torino si è spento alle 5 del mattino l'Avvocato Giovanni Agnelli avrebbe compiuto 82 anni il prossimo 12 marzo, al suo capezzale la moglie Marella, la figlia Margherita e i nipoti.
Dopo la morte del padre Margherita é andata a Via Chiabrera per partecipare all'assemblea della Giovanni Agnelli & C dove era deciso il passaggio ad Umberto dell'incarico di controllo del gruppo.
Malato da tempo da oltre sei mesi si era ritirato a vita privata, anche per curarsi negli Stati Uniti.

L'ultima immagine nell'incontro con il presidente Ciampi nel settembre 2002.
La sua storia, un romanzo.
Era nato nel 1921 a Torino. "Principe" di una delle famiglie più importanti di questo paese, secondo di sette figli di Edoardo Agnelli.
Subito dopo la guerra, nel 45 diventa vicepresidente della Fiat, quando a capo dell'azienda di famiglia c'é Vittorio Valletta. Nello stesso anno é diventato anche sindaco del comune di Villar Perosa, la cittadina tanto amata, di cui ne resterà primo cittadino fino al 1980.
Due anni più tardi diventa presidente della Juventus, una grande passione della sua vita.
Nel 1966 prende in mano la Fiat. Sono anni difficili (anni di contestazione, guerre sindacali, degli attentati delle Br); riesce comunque a far diventare il marchio italiano, una multinazionale.
Entra nel capitale di Ferrari, acquisisce negli anni 80 Alfa Romeo e Lancia. Rileva da Rizzoli tramite Gemina il Gruppo Rizzoli-Corriere della Sera.
Sposato dal 1953 con Marella Caracciolo di Castagneto ha due figli Edoardo e Margherita. Il figlio maschio dell'avvocato, un uomo sensibile e tormentato non entrerà mai nell'azienda di famiglia e si toglierà la vita nel 2000. 
Uno dei tanti dolori della lunga vita di Gianni Agnelli, come la morte del nipote prediletto, Giovannino, per cancro. Il figlio del fratello Umberto era stato nominato come prossimo presidente della casa torinese.
Gianni Agnelli dal 1991 é senatore a vita. Ha ricoperto diversi ruoli a livello istituzionale  e internazionale come Presidente Onorario del Consiglio per le Relazioni fra Italia e Stati Uniti, vice presidente dell’Associazione per l’Unione Monetaria Europea.
Dal 74 al 76 é stato presidente di confindustria.
E' stato anche un grande appassionato di sport, oltre che un impreditore e politico. A lui dobbiamo anche la prima scommessa italiana nella Vela con Azzurra e uno dei fautori delle prossime olimpiadi invernali nel 2006.

Il nostro pensiero.
Se ne è andato un Signore. Un vero signore nei modi e nello spirito.
Un signore, che come ha detto Biagi ci ha sempre fatto fare una bella figura nel mondo. Un italiano rispettato e conosciuto ovunque. Con l'Avvocato Agnelli se ne va un pezzo della grande storia del Novecento, della nostra storia. Un legame forte con l'Italia e gli italiani, non solo per le auto, ma anche per la sua passione sportiva che é anche la nostra: per il calcio e per la Ferrari.
Non è stato solo un capitano d'industria, é stato un simbolo per il paese.
Oltre all'intelligenza, la capacità di slalomare tra i mille problemi che la Fiat ha affrontato nel corso di mezzo secolo va ricordato per la riservatezza e la fermezza con cui ha affrontato momenti difficilissimi: la morte del padre a 15 anni, la scomparsa prematura del fratello e infine le morti dolorissime del nipote Giovannino prima e del figlio Edoardo poi. Un grande uomo.

IMMAGINI DAL WEB DAI SITI DI CASA AGNELLI

RASSEGNA STAMPA
Domenica 26 gennaio 2003
Nel Duomo di Torino l'addio all'Avvocato
Repubblica
In 10 mila per l'addio all'Avvocato
La folla accalcata sul sagrato del Duomo di Torino. Presenti parenti, i vertici dello Stato e sportivi
Corriere della Sera

Sabato 25 gennaio 2003
Agnelli, l'addio di Torino
Repubblica
L'addio di Torino a Giovanni Agnelli
Centinaia di persone attorno al Lingotto. La camera ardente aperta al saluto di cittadini e personalità
Corriere della Sera
La Fiat perde il leader vacilla l'impero fragile
Repubblica
L'America lo ascoltava
di Vittorio Zucconi per Repubblica

Venerdì 24 gennaio 2003
La dinastia familiare
Sono oltre settanta i figli e i nipoti del fondatore della Fiat, ma pochi ormai portano il cognome di famiglia
Corriere della Sera
Una vita per immagini
Dagli anni '30 ad oggi la famiglia, gli amici lo sport. Uno spaccato di vita italiana
Corriere della Sera
Un grande dolore
di Marcello Sorgi per La Stampa
Vi racconto il mio avvocato
di Igor Man per il Nuovo
Calcio donne e motori Vita da deus ex machina
di Gianpaolo Ormezzano per il Nuovo
Le prime pagine dei giornali stranieri
Repubblica
Maestro di eleganza Inventò uno stile inimitabile
Repubblica
Giovanni Agnelli, le seigneur des patrons
Le Monde
Fallece el presidente de honor del grupo Fiat, Giovanni Agnelli
El Mundo


messa on line il 24.01.2003 aggiornato al 26.03.03  a cura della redazione centrale del Porto immagini tratte da Studio Aperto e TG1