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E' la storia, la vita l'anima della città.
Una festa ricca di emozioni, di cene, di preparativi.
E' nel DNA dei senesi il Palio, fa parte della loro vita ed ormai è una tradizione allargata a tutta Italia che vive grazie alla televisione la grande giornatain Piazza del Campo.
Il Palio risale alla fine del medioevo, dall' 11°secolo che la contrade senesi 2 volte l'anno si sfidano per la conquista del drappo di seta dipinto, premio alla contrada vincente.
Ogni volta gareggiano 10 delle 17 contrade della citta', nei giorni che precedono la gara vengono estratti a sorte i cavalli ed assegnati ad ogni rione.
Stabilito l'abbinamento iniziano i pronostici sul vincitore,la contrada favorita e' sempre quella che
ad un buon cavallo unisce un fantino forte.
Il piu' famoso degli ultimi 20 anni e' Aceto, non sono pero'i classici fantini dell'ippica, in particolare e' alla partenza che il fantino in base alla posizione sorteggiata dovra' stringere alleanze, tradimenti ed accordi un attimo prima del via oppure farsi largo con il "Nerbo" frustino.
Nel palio vi sono poche e chiare regole il resto e' abilità, accordi, strategie, furbizie dei fantini, contradaioli e capitani.
Determinante per ogni contrada la figura del Capitano che ha il semplice compito di vincere.
Per questo deve organizzare,raccogliere fondi, stringere alleanze con le altre contrade,o romperle.
In caso di vittoria il fantino insieme al Capitano saranno portati in trionfo ma per la gente della contrada il fantino restera' un fortunanto mercenario, mentre verra' riconosciuto al Capitano il maggior tributo d'affettoper la conquista del Palio.
 

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